La storia della festa

La festa dell’uva di Solopaca vuol essere una rievocazione dell’antica tradizione di offerta dei prodotti della terra alla divinità. Non a caso essa cade in prossimità della festa della Madonna Addolorata, a cui era dedicata l’antica “Sagra”. Oggi, grazie ai contributi della Proloco, è stata arricchita di un ampio corteo storico che rievoca il periodo ducale, al tempo dei Ceva-Grimaldi (1609-1764).
Si è voluto, infatti, rappresentare uno “spaccato” storico-sociale di una tradizione: l’offerta votiva di carri fatti d’uva a cui si è aggiunto un messaggio pubblicitario del prodotto: il vino D.O.C.
L’edizione 2000 è stata quella più completa: alla festa della sfilata, la statua dell’Addolorata, interamente rivestita di grappoli d’uva nera, (secondo la tradizione più antica) accompagnata dai rappresentati della “Confraternita dei sette dolori”. A seguire il corteo dei POPOLANI raffiguranti storici della famiglia ducale con relativo accompagnamento di paggi, dame e cavalieri. Infine i CARRI allestiti dalle botteghe dei “Maestri carraioli” ispirati a fatti di attualità o ad elementi significativi atti, comunque, a reclamizzare il SOLOPACA D.O.C.. Il corteo è sempre arricchito dalla partecipazione di gruppi folkloristici, sbandieratori, rappresentanti delle “città del Vino”, gonfaloni dei comuni vicini e dalle autorità.

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